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DOP Colline di Romagna

La presenza dell'olivo, nel territorio che ha come riferimento le prime colline nei pressi della costa adriatica, ha origine molto profonda che sembra risalire agli Etruschi.
Le zone di produzione di questo olio hanno particolari condizioni climatiche: esse danno vita a un olio d’oliva particolarmente forte, che può essere distinto per le sue caratteristiche chimiche ed organolettiche. L’area di lavorazione e di produzione di questo olio d’oliva comprende due province: Forlì-Cesena e Rimini. La provincia di Rimini e per intero i Comuni di: Coriano, Gemmano, Mondaino, Monte Colombo, Montefiore Conca, Montegridolfo, Montescudo, Morciano di Romagna, Poggio Berni, Saludecio, San Giovanni in Marignano, San Clemente, 

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Torriana, Verucchio. In parte i Comuni di: Misano Adriatico, Rimini, Santarcangelo di Romagna. Provincia di Forlì-Cesena, per intero i Comuni di: Borghi, Castrocaro Terme e Terra del Sole, Civitella di Romagna, Dovadola, Meldola, Mercato Saraceno, Montiano, Predappio, Rocca San Casciano, Roncofreddo e Sogliano al Rubicone. In parte i Comuni di: Bertinoro, Cesena, Forlì, Forlimpopoli, Longiano, Savignano sul Rubicone.

La raccolta delle olive è manuale, per evitare che le olive vengano a contatto con il terreno. La successiva trasformazione di olio d’oliva è una grande operazione eseguita entro due giorni dalla raccolta sempre a temperature inferiori a 27 ° C; le olive devono essere sottoposte a defogliazione e lavaggio con acqua pulita prima di iniziare la trasformazione, ogni altro trattamento è vietato. L’estrazione dell’olio deve essere fatta solo con processi fisici e meccanici, per ottenere oli senza possibilità di alterazione delle caratteristiche qualitative presenti nel frutto. La resa massima delle olive in olio non deve superare il 18%. La temperatura della pasta di olive non dovrebbe superare i 27 °C. Durante la trasformazione è vietato l’uso di qualsiasi prodotto ad azione chimica o biochimica come coadiuvante della estrazione dell’olio dalle olive. È immesso al consumo in recipienti preconfezionati, ermeticamente chiusi, idonei dal punto di vista alimentare e con la seguente capienza espressa in litri: 0,10 - 0.25 - 0,50 - 0,75 - 1,00 - 2,00 - 3,00 - 5,00.

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La denominazione di origine protetta “Colline di Romagna” è riservata all’olio extra vergine di oliva ottenuto dalle  varietà di olive  presenti negli oliveti, come di seguito specificato:
correggiolo, nella misura minima del 60%
leccino,  nella misura massima del 40%
Possono essere presenti altre varietà locali minori quali, pendolino, moraiolo e rossina, fino ad un massimo del 10%. 

 

La produzione di olive per ettaro è fissata in un totale di 7.000 kg che equivale a circa 60 kg per pianta.

Caratteristiche organolettiche dell'olio

 

  • Colore: dal verde al giallo

  • Profumo: fruttato verde di oliva,  di media intensità,  accompagnato da sentori di erba o foglie e/o mandorla.

  • Sapore: gusto fruttato di oliva con una leggera nota amara accompagnato da una sensazione di media piccantezza.

  • Acidità Totale: acidità massima totale, espressa in acido oleico, in peso, non superiore a 0,5 grammi per 100 grammi di olio.

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Chef al lavoro

Uso in cucina

L'olio extravergine di oliva Colline di Romagna Dop è ottimo sia a crudo sia in cottura. È ideale per condire insalate, e in aggiunta su zuppe, legumi, salse vellutate, carni bianche e pesce, nei sughi e nelle fritture, oltre che ovviamente sulla classica bruschetta.

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